wedding tuscany-italian wedding-matrimonio firenze -ricevimenti-firenze-toscana-mostre-incontri letterari-eventi musicali-duo-trio-quartetto-violoncello-fisarmonica accordEnsemble: maggio 2009

accordEnsemble


Il duo AccordEnsemble è composto da giovani musicisti diplomati presso il Conseravatorio Cherubini di Firenze, impegnati in gruppi cameristici ed orchestrali di alto livello.
Il repertorio proposto spazia da trascrizioni di sonate di J.S.Bach ai tanghi di Albeniz e Piazzolla, dagli adagi di Albinoni e B. Marcello alle trascrizioni delle più celebri colonne sonore di Morricone.
Il duo svolge un’ intensa attività concertistica in prestigiose sedi fiorentine come Palazzo Vecchio, il piccolo teatro della Pergola e la Villa di Torre a Monte per il festival di “Suoni e Colori in Toscana”.
AccordEnsemble si esibisce inoltre in famose dimore storiche adibite ad alberghi e agriturismi, come Villa Casagrande a Figline Valdarno, in occasione di concerti serali organizzati dal gruppo “Studiosus”, sedi per congressi e convegni come l'archivio di Stato di Firenze , in occasione di rassegne di poesie e presentazioni di libri, e sedi allestite per mostre di pittura come L'Albergo Palace Borghese in Via Ghibellina a Firenze,qui in occasione della mostra del pittore Andrea Bazzechi.
Il gruppo è specializzato quindi in un repertorio che si adatta sia al concerto che all'intrattenimento musicale.
 

Elogio della fisarmonica - G. G. Marquez

Non so cos’abbia di tanto comunicativo la fisarmonica che quando la sentiamo ci si stringe il cuore.

Le chiedo scusa, signor lettore, per questo inizio da gregueria. Non mi era possibile cominciare altrimenti un pezzo che potrebbe avere l’ovvio titolo di “Vita e passione di uno strumento musicale”.

Io personalmente, farei innalzare una statua a questo mantice nostalgico, amaramente umano, che tanto ha dell’animale triste. Nulla so di concreto della sua origine, della sua lunga traiettoria zingaresca, della sua irrevocabile vocazione di vagabondo.

Probabilmente ci sarà chi tenterà di salire lungo l’albero inutile di una complicata genealogia musicale fino a trovare, in non so quale ignoto punto della storia, il primo uomo che un bel mattino si svegliò con il bisogno impellente di inventare la fisarmonica.



A noi, signor lettore, nulla di tutto questo interessa.

Dobbiamo rassegnarci a credere che - come tutti i vagabondi degni di questo nome - tale strumento si sia presentato dinanzi ai nostri occhi stupefatti senza certifìcati di nascita e buona condotta.

Ha avuto - questo è indubbio - un’adolescenza dissipata, oscura, fitta di albe turbolente. I suoi migliori anni si sono dipanati nell’angolo anonimo, greve di vapori. di una taverna tedesca. [...] Così, con questa implacabile lezione di umanità, ha continuato a cullare la febbre delle periferie, dispiegando il suo ventre in tutti i porti come qualsiasi incorregibile marinaio. Il valzer francese è passato per i suoi polmoni dicendo quel carico di tristezza, quell’irreparabile malinconia che riempiva di stelle gli occhi delle Mignon e della Margot.



La fisarmonica è sempre stata, come la nostra gaita, uno strumento proletario. Gli argentini hanno voluto imporle rango da salotto ma lei, nottambula inveterata, ha cambiato nome ed ha abbandonato i figli bastardi. Il frac non si confaceva alla sua dignità di vagabonda convinta. Ed è così. La fisarmonica legittima, autentica, è questa che ha preso la nazionalità fra noi, nella vallata del Rio Magdalena. Si è incorporata agli elementi del folklore nazionale accanto alla gaitas, al millos ed ai tamburi della costa. Accanto ai chitarrini di Boyaca Tiolima, Antioquia.

Qui la vediamo fra le mani dei giullari che vanno qua e là recando il loro caloroso messaggio di poesia. Qui indossa il suo vecchio abito da marinaio senza rotta. Poiché so che non le mancano nemici, ho voluto scrivere questo pezzo che ha un inizio e avrà una fine da gregueria.

Ascolti la fisarmonica, amico lettore, e vedrà con quale dolente nostalgia le si stringerà il cuore.



(Gabriel Garcia Marquez - da “Scritti Costieri”, Maggio, 1948)

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